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Autostrade per l’Italia, sette indagati: ipotesi di falso in bilancio

L’attività degli inquirenti si concentrerebbe su oltre 500 milioni per la manutenzione e la realizzazione di opere che sarebbero stati allocati in modo non corretto

 

Falso in bilancio, aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e manipolazione del mercato. Sarebbero questi i reati sotto la lente della Procura di Roma in una indagine che riguarda lo stato patrimoniale di Autostrade per l’Italia (Aspi) e che vede indagate sette persone, tra le quali l’amministratore delegato Roberto Tomasi e l’ex amministratore delegato Giovanni Castellucci. L’attività degli inquirenti, secondo quanto riportato ieri dal quotidiano La Repubblica, si concentrerebbe su oltre 500 milioni di euro per la manutenzione e la realizzazione di opere autostradali che sarebbero stati allocati in modo non corretto nell’arco di circa un ventennio, considerato che l’indagine riguarderebbe impostazioni contabili risalenti ai primi anni 2000. Tra i reati contestati, si diceva, oltre al falso in bilancio ci sarebbero anche l’aggiotaggio, l’ostacolo alla vigilanza e la manipolazione del mercato. Più nel dettaglio, le verifiche dei magistrati riguarderebbero la destinazione dei ricavi ottenuti attraverso i pedaggi. Come è noto le tariffe sono la voce principale attorno a cui ruota il bilancio di una società autostradale e una parte di questo giro d’affari serve per finanziare gli investimenti relativi alle opere di ammodernamento e manutenzione della rete. Di fatto Aspi va a individuare quelle che sono le risorse necessarie a un progetto preciso e le accantona in un fondo specifico e dedicato. Tuttavia, se i lavori non dovessero poi venir eseguiti, le risorse devono comunque restare disponibili nel fondo per eventuali nuovi progetti. Secondo l’accusa questo fondo non sarebbe stato correttamente collocato nei bilanci della società. Autostrade per l’Italia ha commentato la vicenda mettendo l’accento sul fatto che allo stato attuale non conosce i dettagli della questione: «Si apprende dagli organi di stampa la notizia relativa all’ipotesi di falso in bilancio, per la presunta non corretta allocazione contabile di un fondo per la manutenzione e la realizzazione di opere autostradali. Da quanto è possibile desumere dai mezzi di informazione, l’indagine riguarderebbe impostazioni contabili risalenti ai primi anni Duemila». Tuttavia, «l’attuale vertice di Aspi, certo di aver agito sempre in totale trasparenza, secondo legge e con le verifiche di tutti gli organi di controllo preposti, esprime piena fiducia in tutte le Autorità competenti e manifesta sin da subito la massima disponibilità a fornire ogni opportuno chiarimento», ha concluso l’azienda.

 

 

FONTI    R.Fi.     “Enti Locali & Edilizia” 

Categorized: News