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Anas, 980 progetti ad alta priorità contro il rischio idrogeologico

Gemme: «In sinergia con Ansfisa abbiamo individuato gli itinerari con elevato fattore di rischio e i relativi livelli»

 

Anas (gruppo Fs), primo gestore della rete stradale di interesse nazionale con oltre 32mila chilometri di strade e autostrade, annuncia 980 interventi ad alta priorità contro il rischio idrogeologico. Lo fa attraverso il suo amministratore delegato, Claudio Andrea Gemme, durante un convegno organizzato ieri, a Napoli, da Ansfisa, l’agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali.

Dice Gemme: «Anas gestisce circa 5.200 chilometri di strade a rischio potenziale di fenomeni franosi e 6.400 chilometri a rischio di potenziali alluvioni. In sinergia con Ansfisa abbiamo individuato gli itinerari con elevato fattore di rischio idrogeologico e attribuito all’intera infrastruttura in gestione i diversi livelli di rischio. L’obiettivo è intervenire con azioni pianificate, con l’utilizzo di fondi dell’Unione europea, attraverso opere di mitigazione e adattamento al rischio idrogeologico e idraulico. Anas – sottolinea Gemme – è coinvolta in un tavolo per la definizione di un piano nazionale di resilienza delle reti di trasporto, promosso dal Mit (ministero Infrastrutture) e dal Mase (ministero Ambiente), che coinvolge i gestori delle reti di trasporto, le Regioni, le autorità di bacino e gli altri enti e istituzioni a presidio del territorio».

Anas, in particolare, segue con attenzione studi e analisi sul cambiamento climatico in atto e il relativo impatto sulle infrastrutture. Spiega Gemme: «Stiamo lavorando a modelli di azioni mirate e predittive di adattamento delle opere infrastrutturali e del territorio. Sulla base di queste riflessioni è fondamentale il piano di mitigazione del rischio idrogeologico: abbiamo definito circa 980 interventi ad alta priorità; la loro realizzazione è affidata a varie fonti di finanziamento, come il fondo di dissesto idrogeologico del contratto di programma 2021-2025».

Si tratta di «una visione strutturata del contesto territoriale e dei fenomeni di dissesto sulle singole opere e sugli itinerari della rete nazionale con la determinazione della priorità di interventi e l’individuazione delle criticità».In Campania, in particolare, Anas ha investimenti di manutenzione programmata per oltre 550 milioni di euro, dei quali 125 milioni in progettazione e circa 170 milioni in corso di esecuzione. Per gli interventi relativi a dissesti idrogeologici sono attivi investimenti per oltre 25 milioni di euro, dei quali oltre 16 milioni in progettazione e 9 milioni in corso di esecuzione.

Dice ancora Gemme: «Le infrastrutture stradali sono esposte a molteplici vulnerabilità. Per rispondere a queste urgenze Anas ha rinnovato il suo approccio verso la sicurezza. Siamo passati dalla manutenzione programmata a quella predittiva grazie all’attivazione di servizi e soluzioni tecnologiche innovative. Inoltre, abbiamo integrato e rilanciato il monitoraggio dinamico delle opere: ponti, viadotti e gallerie.

L’obiettivo primario è garantire l’esercizio in sicurezza della rete stradale a fronte di una continua variazione della domanda di mobilità». In un’epoca caratterizzata da minacce ibride, fisiche e virtuali, cambiamenti climatici e necessità di resilienza economica, le strade non sono semplici arterie di trasporto ma assi portanti della sicurezza. Rappresentano, tra l’altro, i vettori per dispiegare con rapidità in caso di emergenze le risorse umane e materiali sul territorio.

 

 

 

FONTI      Marco Morino    “Enti Locali & Edilizia”

Categorized: News