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A.I.FERR. contro RFI per l’inserimento nell’Accordo Quadro invariabilità prezzi

 

Comunicato stampa A.I.FERR.

 

In data odierna, A.I.FERR. (Associazione delle Imprese Ferroviarie avente – come noto – sede in Genova) ha inviato alla dirigenza R.F.I. ( e, per conoscenza, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed all’A.N.A.C.) una dettagliata nota, recante due precise istanze.
In particolare, con la prima si chiede a R.F.I., in qualità di stazione appaltante, di eliminare dall’Accordo Quadro della procedura DAC 0268.2021 (relativa all’esecuzione di lavori funzionali alla soppressione dei passaggi a livello, per un valore complessivo di oltre 757 milioni di euro) la clausola (art.8) che ha previsto l’invariabilità dei prezzi.

A.I.FERR. ritiene, nello specifico, che la stazione appaltante non abbia tenuto nella giusta considerazione lo spirito che ha indotto il Legislatore ( alla luce soprattutto della crisi socio-economica dovuta alla pandemia da Covid-19 ed alla conseguente volatilità del mercato) ad emanare il D.L. 73/2021( c.d. “Sostegni-bis”), escludendo R.F.I. con il citato art. 8 l’istituto della revisione dei prezzi, peraltro spressamente previsto dal D. Lgs. 50/2016 – Codice dei Contratti Pubblici, oltreché dall’art. 1664, del Codice Civile.

A parere dell’A.I.FERR., inoltre, la sancita invariabilità dei prezzi, alla luce anche dell’attuale instabilità del mercato, comporta un rilevante effetto distorsivo ed impedisce alle imprese partecipanti alla gara in argomento di presentare un’offerta libera ed informata, causando ingenti pregiudizi economici.
Nella seconda istanza, A.I.FERR. fa rilevare la totale assenza , nel relativo bando di gara, tanto della progettazione definitiva quanto del progetto di fattibilità tecnica ed economica; ciò, in completa inosservanza dell’art. 23 dello stesso D.Lgs. 50/2016 ( concernente, come noto, la progettazione in materia di lavori pubblici).
A tale riguardo, l’associazione evidenzia come l’assenza della documentazione progettuale – basilare per poter procedere all’esecuzione delle lavorazioni richieste – leda il diritto dell’operatore economico di partecipare alla procedura in maniera informata, comportando pertanto l’invalidità del bando stesso a seguito di difetto assoluto di istruttoria.

Alla luce di tutto quanto esposto, A.I.FERR. ha richiesto alla stazione appaltante – R.F.I. S.p.A. – di ritirare in autotutela la procedura ristretta DAC 0268.2021 o, in subordine, di pubblicare gli elaborati progettuali mancanti, prorogando contestualmente i termini di scadenza del bando di gara allo scopo di consentire alle imprese invitate ed interessate la formulazione di offerte informate.

 

FONTI    “Ferrovie.it”
















 
















 





























 






 

 

 

 











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