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Appalti, a settembre segnali di recupero. Con 10,7 miliardi Ferrovie prime per valori in gara

 

Finita l’onda lunga delle gare del Pnrr, il mercato dei lavori pubblici prova a ripartire mettendo a segno una crescita a settembre del 18,5% sul numero dei bandi e del 16,8% sul valore rispetto allo stesso periodo del 2023.
Secondo i dati dell’osservatorio Cresme Europa Servizi, dopo i primi 9 mesi dell’anno sono andate in gara 15.815 opere per 41,645 miliardi, nel confronto con gennaio-settembre 2023 il numero dei bandi perde il 20,4% e l’importo il 38,2 per cento.
Le Ferrovie sono la prima stazione appaltante in Italia per valore dei lavori: 10,729 miliardi (+18,6%) grazie a 232 appalti (+22,8%). Le amministrazioni comunali, pur rallentando vistosamente rispetto allo scorso anno, si confermano invece in cima alla graduatoria per la quantità di appalti promossi: 7.745 (-28,1%) per 5,45 miliardi (-61%). I gestori di reti, infrastrutture e servizi pubblici locali hanno indetto 1.526 procedure per 5,357 miliardi, l’Anas (Gruppo Fs) 275 gare (-4,8%) per 2,904 miliardi (-40%). Indici entrambi positivi, inoltre, per le amministrazioni regionali che hanno pubblicato 323 bandi (+30,8%) per 1,936 miliardi (+29,7%).

I dati per classi d’importo mostrano un netto calo di bandi e valori in tutte le fasce. Quelle che subiscono maggiormente la flessione sono gli avvisi tra uno e cinque milioni (2.389 per 5,25 miliardi, rispettivamente -46 e -47%) e le maxiopere oltre i 50 milioni che nel confronto con i primi tre trimestri del 2023 perdono il 31% (112 gare) e il 40% (20,255 miliardi).

Tra le regioni, solo il Veneto con 1.621 appalti (+1,4%) per 2,972 miliardi (+9,3%) migliora il risultato di 12 mesi fa. La Lombardia guida la classifica con 2.469 bandi (-11,7%) per 6,638 miliardi (-5%) davanti al Lazio (1.191 gare per 4,437 miliardi, -14% e -21%) e alla Campania (1.014 bandi per 3,88 miliardi, -41% e -23%). Da segnalare anche il dato della Calabria, dove sono andati in gara lavori per 3,167 miliardi (+90%).

La gara più importante di settembre è quella dell’Agenzia del Demanio che appalta la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori finalizzati alla valorizzazione e rigenerazione urbana sostenibile dell’area delle ex caserme Milano e Capozzi a Bari, dove sorgerà il parco della giustizia, per 367,4 milioni.

 

 

FONTI    Alessandro Lerbini       “Enti Locali & Edilizia”

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