L’Autorità spinge sulla digitalizzazione: per inviare le informazioni alle stazioni appaltanti basterà comunicare il link di pubblicazione dei documenti all’atto di richiesta del Cig
L’Autorità Anticorruzione continua a spingere sulla digitalizzazione degli appalti: uno dei cavalli di battaglia della presidenza dell’Autorità gestita da Giuseppe Busia. Mentre montano le preoccupazioni sulla capacità delle amministrazioni di raccogliere la sfida lanciata con il nuovo codice degli appalti, che dal primo gennaio 2024 impone la disponibilità di piattaforme digitali certificate e in grado di dialogare con la Banca dati Anac (sarebbero solo 10 al momento le Pa pronte secondo i dati disponibili), l’Autorità prova a mettere l’accento sugli aspetti di semplificazione che la svolta digitale comporterà per le stazioni appaltanti.
Con un comunicato appena diffuso il presidente Busia spiega che insieme all’introduzione della gestione totalmente digitale degli appalti scatterà anche la modalità semplificata di trasmissione dei dati all’Anac per tutti gli affidamenti di importo pari o superiore a 5.000 euro. In pratica la decisone è quella di estendere a tutti gli appalti di importo superiore a 5mila euro le modalità semplificate di invio dei dati ora applicate ai soli appalti d’urgenza.
In dettaglio, si chiarisce nel comunicato, per gli appalti d’urgenza (quelli previsti dal comma 10 dell’articolo 140 del codice) fino al 31 dicembre 2023 gli obblighi di trasmissione dei dati all’Anac dovranno esser assolti secondo questa modalità. Per gli affidamenti per i quali viene acquisito un codice di gara (Cig) tramite il sistema Simog, è prevista una modalità di trasmissione semplificata in base alla quale le stazioni appaltanti, all’atto della richiesta del Cig, comunicano alla Banca dati Anac il link relativo alla pagina del proprio sito istituzionale in cui i documenti sono stati pubblicati. È previsto l’inserimento di un unico link per ogni Cig acquisito. L’Autorità spiega anche che «per gli affidamenti per i quali è acquisito il solo SmartCig, non è utilizzabile la modalità semplificata sopra descritta poiché non è prevista un’evoluzione della corrispondente procedura informatica. Per tali affidamenti, pertanto, le stazioni appaltanti devono ricorrere alle modalità precedentemente utilizzate, con trasmissione a mezzo Pec dei relativi documenti»
La novità è che da l primo gennaio 2024 la modalità ora circoscritta agli appalti urgenti per motivi di protezione civile, verrà estesa a tutti i contratti di importo supertiore a 5mila euro. Le stazioni appaltanti, pertanto, all’atto della richiesta del Cig, dovranno solo indicare nell’apposito campo il link alla pagina del proprio sito istituzionale dove sono pubblicati i documenti.
«Questa ulteriore, importante forma di semplificazione è uno dei tanti frutti positivi della digitalizzazione che stiamo portando avanti come Anac – commenta Busìa -. L’obiettivo ultimo è assicurare massima trasparenza, speditezza e un elevato livello di semplificazione nell’assegnazione e gestione dei contratti pubblici, con l’intento di aumentare l’efficienza del sistema e garantire una maggiore efficacia dell’azione amministrativa».
La disciplina attuale, infatti, per lo stesso affidamento prevede un duplice onere della stazione appaltante: la pubblicazione degli atti sul sito e la trasmissione degli stessi ad Anac. Dal prossimo primo gennaio, con l’evoluzione digitale in atto, basterà la semplice comunicazione ad Anac del link dell’affidamento, mantenendo come onere la sola pubblicazione degli atti sul sito della stazione appaltante. Le stazioni appaltanti, pertanto, all’atto della richiesta del Cig, dovranno indicare nell’apposito campo il link alla pagina del proprio sito istituzionale dove sono pubblicati i documenti.
«Resta fermo – conclude il comunicato – in ogni caso che le stazioni appaltanti sono sempre tenute (sia fino al 31 dicembre 2023 sia successivamente) a pubblicare tutti i documenti relativi ad ogni affidamento eseguito in regime di somma urgenza e protezione civile a prescindere dall’importo di affidamento. I documenti sono pubblicati nella sezione “Amministrazione trasparente” sottosezione “Bandi di gara e contratti” per un periodo di almeno cinque anni».
FONTI Mauro Salerno “Enti Locali & Edilizia”
