Potenziato lo strumento già utilizzato in edilizia negli appalti e subappalti. La tessera dovrà contenere questo identificativo e potrà essere in formato digitale
Introduzione di un nuovo badge di cantiere per le imprese che operano in appalto e subappalto nei cantieri edili, pubblici o privati, nonché negli ulteriori ambiti di attività a rischio più elevato, che saranno individuati da un apposito decreto ministeriale entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto. È questa una delle disposizioni introdotte dal decreto legge 159/2025 (sicurezza sul lavoro), in vigore dal 31 ottobre. In realtà non si tratta di una novità assoluta, in quanto attualmente già gli articoli 18, comma 1 lettera u, e 26, comma 6, del decreto legislativo 81/2008 dispongono, nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, di munire il personale occupato dall’impresa appaltatrice o subappaltatrice di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro. L’innovazione consiste soprattutto nell’introdurre un codice univoco anticontraffazione del quale tale badge dovrà essere dotato. Ciò al fine di dare ulteriore valore e certezza al tesserino cartaceo già attualmente previsto e in uso.
L’attuale tessera di cantiere, quindi, dovrà contenere anche questo ulteriore codice identificativo univoco per prevenire frodi e potrà essere realizzata anche in formato digitale, in modo da essere utilizzabile tramite strumenti compatibili con il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl), introdotto dall’articolo 5, comma 3, del Dl 48/2023. Una nuova piattaforma finalizzata a favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, attraverso strumenti di intelligenza artificiale per l’abbinamento ottimale delle offerte e delle domande di lavoro inserite da datori di lavoro e lavoratori.
Di fatto, per i dipendenti assunti attraverso questa piattaforma, la tessera sarà generata automaticamente con i dati già disponibili nel sistema, che verranno integrati dal datore di lavoro, secondo le modalità concrete e di dettaglio che saranno contenute in un ulteriore apposito decreto del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, da adottarsi di concerto con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, sentito il Garante per la protezione dei dati personali e le organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative. Il percorso per l’effettiva messa in opera del tesserino è, quindi, ancora in divenire. Il nuovo badge può essere considerato come una sorta di “carta di identità del lavoratore” che, ad avviso della scrivente, potrebbe anche collegare il lavoratore ai vari cantieri in cui opera. In questo modo, grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie e alla circolarità delle informazioni, assistiamo all’introduzione di un’ulteriore specifica misura di controllo e monitoraggio dei flussi della manodopera.
FONTI Antonella Iacopini “Enti Locali & Edilizia”
