Finora aperti 223 cantieri, altri 97 arriveranno nel 2024
Rete ferroviaria italiana (Rfi), società capofila del polo infrastrutture del gruppo Ferrovie dello Stato (Fs), investirà entro il 2032 circa 5,4 miliardi di euro per riqualificare oltre 600 stazioni su tutto il territorio nazionale, quelle cioè a maggiore frequentazione. In Italia, le stazioni ferroviarie con servizio viaggiatori attivo sono oltre 2.200. In particolare, sono 223 le stazioni con progetti o lavori in corso al 2023, mentre nel 2024 le stazioni pianificate da Rfi risultano 97. La missione di Rfi è garantire il superamento di tutte quelle barriere, dentro e fuori la stazione, che possano impedire l’accesso a chi sceglie il treno come mezzo di trasporto. Tra gli interventi è previsto anche l’allungamento e l’innalzamento dei marciapiedi per facilitare la salita e la discesa dai convogli e il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza.
Questi e altri dati saranno diffusi oggi a Reggio Emilia dove Rfi, insieme a istituzioni ed esperti del mondo dell’economia, dell’impresa, della cultura e dell’università, celebrerà i 10 anni della stazione ad alta velocità Mediopadana, progettata dall’archistar Santiago Calatrava (fu infatti inaugurata nel 2013). La stazione Mediopadana è l’unica in linea dell’alta velocità tra Milano e Bologna e si trova a circa 4 chilometri dal centro di Reggio Emilia. La stazione, parallela all’autostrada del Sole, è in campo ferroviario una delle opere architettoniche più ammirate d’Europa.
Dieci anni fa, quando entrò in esercizio, alla stazione Av Mediopadana fermavano 16 treni al giorno, gli utenti erano poche centinaia e i posti auto a servizio dell’infrastruttura solo 400 (oggi sono 2.400). Gli anni intercorsi hanno restituito una storia di successo. Oggi si contano fino a 90 treni al giorno e 1,7 milioni di passeggeri all’anno, con un incremento del 34% rispetto al 2022. Un ulteriore dato, che conferma l’intuizione originale della stazione quale servizio per l’intera area vasta mediopadana è rappresentato dall’ampliamento progressivo del bacino di provenienza extra provinciale degli utenti, ormai stabilmente sopra il 40 per cento. La crescita registrata in questi anni è il risultato di una strtegia finalizzata al potenziamento dei servizi della stazione e della sua accessibilità. Negli ultimi cinque anni Comune di Reggio Emilia, Rfi, ministero dei Trasporti e i privati hanno infatti investito, in favore della stazione Av Mediopadana, oltre 27 milioni di euro per ampliare la dotazione dei parcheggi e potenziare le infrastrutture al servizio della stazione (scale mobili, ascensori, nuova hall d’ingresso e così via). Per confermare questo primato, dirà oggi Rfi all’evento di Reggio Emilia, occorre rilanciare costantemente la sfida originale: se i primi 10 anni di vita della stazione sono stati fondamentali per accrescerne la funzionalità, i prossimi 10 devono esserlo per la sua ulteriore accessibilità.
Questo obiettivo è lo stesso che guiderà Rfi negli interventi di rigenerazione in tutte le 600 stazioni italiane oggetto del piano di riqualificazione. L’altro obiettivo strategico, comune a tutti gli interventi, sarà il rafforzamento dell’integrazione con le altre modalità di trasporto (intermodalità). Qualche esempio. La stazione di Venezia Mestre, per la quale è previsto un investimento di circa 75 milioni di euro, cambierà volto: diventerà un vero hub di riconnessione urbana, nonché un elemento di ricucitura e di collegamento tra Mestre e Marghera. L’opera di scavalco sopra il fascio binari è costituita da una piastra di 31 metri di larghezza e 100 metri di lunghezza, posta a 9 metri al di sopra rispetto ai binari. Saranno riqualificati gli spazi interni ed esterni e l’edificio storico del fabbricato viaggiatori. Poi c’è il caso della stazione di Bergamo (investimento di 84 milioni di euro, finanziato anche con fondi del Pnrr), che al pari di Venezia Mestre diventerà un vero e proprio nodo di servizi e scambio intermodale e sarà occasione di ricucitura tra la città a nord della stazione e il territorio a sud. Il disegno del nuovo edificio passeggeri a est della stazione storica e della nuova galleria di collegamento tra le banchine a ovest ha tuttavia anche un’aspirazione più grande: quella di operare una rilettura contemporanea del tema della stazione come edificio urbano e non solo come puro dispositivo infrastrutturale. E tra le medie stazioni interessate dal piano di Rfi (miglioramento dell’accessibilità e interventi per favorire l’intermodalità) ci sono, tra le altre, Teramo (Abruzzo), Busalla, La Spezia, Genova Pegli (Liguria), Piacenza e Ferrara (Emilia-Romagna), Pontassieve (Toscana).
FONTI Marco Morino “Enti Locali & Edilizia”