Partiti i lavori di Rfi per il potenziamento della stazione ferroviaria. Previsto il raddoppio della tratta con Ponte S. Pietro, linea con lo scalo di Orio al Serio
Rete ferroviaria italiana (Rfi), la società capofila del polo infrastrutture del Gruppo Fs, apre il cantiere Bergamo. Sono stati avviati ieri mattina, alla presenza del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, i lavori per il potenziamento del nodo ferroviario orobico con un evento al quale hanno partecipato tra gli altri l’amministratore delegato di Rfi, Gianpiero Strisciuglio e l’ad di Trenord, Marco Piuri.
In sintesi: i lavori, per un importo di 460 milioni di euro, finanziati in parte con fondi Pnrr e della durata di circa 3 anni, prevedono la realizzazione del raddoppio della linea ferroviaria Ponte S. Pietro-Bergamo, della nuova stazione ferroviaria di Bergamo e del futuro collegamento ferroviario con l’aeroporto di Orio al Serio.
Questi interventi, spiega il Gruppo Fs, porteranno diversi benefici: grazie al raddoppio della linea per Ponte San Pietro sarà possibile aumentare la frequenza fino a 5 treni l’ora, dai 2 attuali e migliorare la sicurezza con la soppressione di 4 passaggi a livello; i lavori per la nuova stazione permetteranno un ricongiungimento delle due aree oggi separate dalla linea ferroviaria, oltre a mettere a disposizione nuovi spazi di stazione e migliorare l’accessibilità e la capacità del nodo ferroviario di Bergamo; il futuro collegamento ferroviario con l’aeroporto di Orio al Serio con linea a doppio binario favorirà l’incremento dell’intermodalità e una espansione del bacino di utenza dell’aeroporto, che sarà raggiungibile più facilmente da Milano, con collegamenti ogni 30 minuti, e da Lecco, con collegamenti ogni 60 minuti.
Orio è il terzo scalo aeroportuale in Italia, dopo Fiumicino e Malpensa, per traffico passeggeri. Il collegamento diretto con il terminal di Orio è parte integrante delle strategie previste dal piano industriale del Gruppo Fs finalizzate a favorire l’intermodalità tramite la connessione ferroviaria dei principali aeroporti nazionali.
Gli interventi nel nodo ferroviario di Bergamo saranno realizzati per fasi con un primo rilascio entro il 2026, in coerenza con gli obiettivi del Pnrr e completati entro il 2027. Rfi ha affidato alla società di ingegneria Italferr del Gruppo Fs la direzione dei lavori.
Dice Salvini: «Questi interventi rappresentano un altro passo importante per tutta la Lombardia e l’Italia; stiamo recuperando anni perduti. Le infrastrutture sono la spina dorsale del Paese e la Lombardia, come locomotiva, ha bisogno di più treni».
La nuova stazione di Bergamo progettata da Rfi con la consulenza di Cino Zucchi, architetto di rango internazionale e autore, tra gli altri, di importanti interventi di riqualificazione, dall’area della Giudecca a Venezia al più recente nuovo centro direzionale Lavazza a Torino, punta a ricucire le aree nord e sud della città, che attualmente risentono della cesura causata dalla presenza dello scalo ferroviario. Inoltre, il nuovo progetto consentirà di allargare gli spazi dello scalo ferroviario, coprendo contemporaneamente le banchine, migliorando quindi la fruizione della stazione per tutti gli utenti e anche eliminare l’attuale sottopasso.
Nel complesso, il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie nel nodo di Bergamo, una volta che le opere saranno concluse e pienamente in funzione, porta a una previsione di incremento dei passeggeri da 38mila a circa 70mila al giorno.
Chiude l’ad di Rfi, Gianpiero Strisciuglio: «Rfi rispetterà la scadenza del 2026 sul nodo ferroviario di Bergamo. Lavoriamo insistentemente. Le scadenze non sono solo dettate dall’Europa, ma sono anche scadenze che abbiamo fatto noi nei nostri piani di lavoro e le garantiremo».
FONTI Marco Morino “Enti Locali & Edilizia”
