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Tunnel del Brennero, ostacoli in Germania al collegamento ferroviario

Cdu e Csu chiedono un nuovo itinerario per l’accesso nord al tunnel

 

La realizzazione del nuovo corridoio ferroviario del Brennero, nella tratta di accesso nord in territorio tedesco, potrebbe slittare al 2050, secondo quanto riferiscono fonti austriache. La questione è all’ordine del giorno del Bundestag (il parlamento tedesco) e verrà discussa a breve, forse già domani, in un’audizione in commissione parlamentare. Il gruppo Cdu/Csu presente al Bundestag sarebbe orientato a bocciare il tracciato di 54 chilometri che riguarda il passaggio in Baviera dei nuovi binari, tra Monaco e Kufstein, per il suo presunto impatto ambientale negativo. Le forze politiche chiedono a Deutsche Bahn (le ferrovie tedesche) una rielaborazione del progetto con più gallerie e il sottoattraversamento del fiume Inn. Questo non solo farebbe aumentare i costi, ma allungherebbe di molto i tempi di realizzazione. Una prospettiva inquietante per l’Italia, perché un eventuale stop alla tratta di accesso nord renderebbe incompleto un collegamento strategico tra il nostro Paese e l’Europa, dato che il nuovo tunnel di base attualmente in costruzione tra Italia e Austria dovrebbe entrare in funzione nel 2032. In altre parole, l’opera nel suo insieme ne uscirebbe depotenziata, con una riduzione della capacità complessiva del nuovo corridoio ferroviario alpino. Ma procediamo con ordine. L’attuale linea ferroviaria del Brennero (la linea storica) ha ormai raggiunto un forte livello di saturazione e altrettanto forte è la pressione della collettività e dei governi locali per trasferire su ferro il traffico pesante che oggi si svolge prevalentemente su gomma lungo l’autostrada del Brennero, con notevole impatto in termini di inquinamento atmosferico e acustico.

Il progetto della nuova ferrovia del Brennero, finanziato anche dall’Unione europea, si articola in tre grandi sezioni: la linea di accesso nord tra Monaco di Baviera (Germania) e Innsbruck (Austria); la galleria di base del Brennero tra Fortezza (Italia) e Innsbruck (Austria); la linea di accesso sud, ubicata interamente in territorio italiano, tra Fortezza e Verona. Lato Italia i lavori avanzano speditamente per quanto riguarda gli scavi nel tunnel di base, mentre Rfi è impegnata nel raddoppio degli attuali due binari esistenti tra le stazioni di Fortezza e Verona. Anche l’Austria, dopo una serie di ritardi dovuti alla necessità di rifare alcune gare di appalto, sta recuperando e lo scorso 18 settembre ha celebrato l’avvio delle ultime due frese, Wilma e Olga, nell’area di progetto austriaca.

Ora il destino dell’opera è appeso alla tratta di accesso da nord. Nel frattempo, il traffico merci su rotaia attraverso il Brennero è calato sotto il 27%, osservano le fonti. Un motivo, secondo la ministra austriaca all’Ambiente, Leonore Gewessler, sta nel fatto che il caro energia per i treni è stato più accentuato del caro gasolio per i Tir. Sembra perciò lontano l’obiettivo del 40% di merci su rotaia previsto da Vienna per il 2040.

 

 

FONTI       Marco Morino     “Enti Locali & Edilizia”

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