Comunicato stampa A.I.FERR.
Altro fondamentale obiettivo centrato da A.I.FERR.: RFI rettifica l’accordo quadro relativo alla soppressione dei passaggi a livello, annullando la clausola di invariabilità dei prezzi, rivedendo le tariffe applicabili a base d’asta e prorogando il termine di presentazione delle offerte di oltre un mese.
Il 21 gennaio u.s. A.I.FERR. (l’Associazione delle Imprese Ferroviarie con sede in Genova) inviava alla Dirigenza di RFI (nonché, per conoscenza, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e all’ANAC) una nota piuttosto “dura” e incisiva, con cui chiedeva alla stazione appaltante:
1. di eliminare dall’accordo quadro della procedura DAC 0268.2021 (relativa all’esecuzione di lavori funzionali alla soppressione dei passaggi a livello) la clausola dell’invariabilità dei prezzi. Le motivazioni addotte per tale istanza erano relative alla mancata considerazione da parte di RFI tanto dello spirito che ha indotto il Legislatore ad emanare il c.d. Decreto Sostegni-bis (D.L.73/2021) quanto delle previsioni del Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 50/2016) e del Codice Civile (art. 1664, in primis).
La crisi socio-economica causata dalla pandemia e l’instabilità dei valori delle merci sui mercati sono inconciliabili con la citata clausola di invariabilità dei prezzi, e comportano per le imprese invitate alle gare l’impossibilità materiale di presentare offerte libere e informate;
2. di pubblicare gli elaborati progettuali assenti dalla procedura in argomento, sanando in tal modo un possibile e ravvisabile difetto assoluto di istruttoria derivante da inosservanza dello stesso Codice dei Contratti Pubblici ( in particolare, dell’art. 23, laddove dispone in ordine alla progettazione in materia di lavori pubblici).
La carenza di documenti progettuali costituisce una vera e propria lesione del diritto dell’impresa di partecipare alle gare in maniera informata, impedendo l’esecuzione dei lavori perfettamente aderente a quanto auspicato;
3. di prorogare, alla luce di quanto esposto, i termini di scadenza del relativo bando di gara, consentendo alle imprese invitate la presentazione di offerte compiutamente informate.
A distanza di circa due settimane dall’inoltro della missiva sopra sintetizzata, la Dirigenza di RFI rettificava (dimostrando – nella circostanza – una pronta e spiccata sensibilità a recepire e risolvere le criticità evidenziate) la lettera di invito relativa alla procedura in oggetto:
• annullando la “vituperata” clausola di invariabilità dei prezzi;
• aggiornando le tariffe poste alla base delle varie tabelle richiamate nello schema di accordo quadro;
• incrementando sensibilmente il valore stimato complessivo dell’appalto, portandolo da circa 757 ad oltre 850 milioni di euro;
• mettendo a disposizione degli operatori economici interessati il manuale di progettazione relativo alle lavorazioni richieste;
• prorogando, in conseguenza delle rettifiche sopra elencate, il termine di presentazione delle offerte di oltre un mese (vale a dire, alla data del 14 marzo p.v.);
• differendo conseguentemente il termine temporale entro cui chiedere chiarimenti in ordine alla procedura di gara.
In conclusione, le rapide modifiche e le sostanziali “correzioni” apportate dalla stazione appaltante, dimostrando una precisa volontà di fronteggiare l’attuale instabilità del mercato e di impedire ulteriori effetti finanziari distorsivi e pregiudizievoli per gli operatori economici, non possono non essere considerate positivamente nell’odierno difficile contesto economico-produttivo, alla luce anche dell’impellente e inderogabile necessità di porre compiutamente in essere quanto previsto dal PNRR.
FONTI “Ferrovie.it”