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Gare digitali, addio allo Smartcig e al «vecchio» Simog

 

La digitalizzazione porta a nuovi sistemi di gestione dei codici identificativi delle gare e delle comunicazioni obbligatorie all’Anac

 

La digitalizzazione del ciclo di vita degli appalti pubblici e delle concessioni porta a nuovi sistemi di gestione dei codici identificativi delle gare e delle comunicazioni obbligatorie all’Anac.

L’Autorità nazionale anticorruzione attiverà dal 1° gennaio 2024 la nuova piattaforma dei contratti pubblici, che opererà in interazione con le piattaforme telematiche di approvvigionamento utilizzate dalle stazioni appaltanti e dagli enti concedenti, consentendo l’acquisizione del cig e l’effettuazione di tutte le comunicazioni sino ad oggi gestite con il sistema simog.

Con l’avvio del nuovo anno sarà dismesso lo smartcig, ossia il sistema semplificato che ha consentito per anni l’acquisizione del codice identificativo di gara con l’inserimento di una serie ridotta di informazioni, rapportato alle acquisizioni di lavori, beni e servizi di valore inferiore a 40.000 euro. Di conseguenza, dal 1° gennaio 2024 le stazioni appaltanti dovranno acquisire e perfezionare, anche per importi modesti, il cig ordinario (che ha tuttavia il pregio di consentire l’attivazione delle funzionalità del fascicolo virtuale dell’operatore economico) attraverso le piattaforme di approvvigionamento, mediante l’interoperabilità con la piattaforma dei contratti pubblici gestita da Anac.

L’Autorità ha precisato nella deliberazione n. 582 del 13 dicembre 2023 che resta tuttavia consentita, fino a una successiva comunicazione, l’acquisizione del cig attraverso il sistema simog per le procedure i cui bandi o avvisi siano stati pubblicati o le cui lettere di invito sono state inviate entro il 31 dicembre 2023: il sistema consentirà il perfezionamento dei codici identificativi di gara esclusivamente se la data di pubblicazione del bando o della spedizione della lettera di invito è antecedente al 1° gennaio 2024. I cig acquisiti successivamente a tale data saranno automaticamente eliminati entro 48 ore se non riferiti a procedure pubblicate entro il 31 dicembre 2023.

Fino al 30 giugno 2024, anche al fine dell’assolvimento degli obblighi di comunicazione nei confronti della Banca dati nazionale dei contratti pubblici, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti hanno facoltà di utilizzare l’interfaccia web messa a disposizione mediante la piattaforma dei contratti pubblici per l’acquisizione del cig in relazione a quelle tipologie di contratti (in gran parte contratti esclusi dall’applicazione del codice) per i quali era previsa l’acquisizione dello smartcig senza limiti di importo, a soli fini di tracciabilità dei flussi finanziari, nonché per altre particolari fattispecie (tra le quali le adesioni ad accordi quadro e convenzioni formati entro il 31 dicembre 2023 e per la ripetizione di servizi analoghi prevista dall’articolo 76, comma 6 del codice per gare pubblicate entro la fine del 2023).

Per le comunicazioni obbligatorie relative alla fase di affidamento e all’esecuzione, l’Autorità ha chiarito che le stesse saranno effettuate dal 1° gennaio 2024 dalle stazioni appaltanti e dagli enti concedenti mediante l’interfaccia classica con il sistema simog per i cig acquisiti con lo stesso e invece con la piattaforma dei contratti pubblici per i cig acquisiti (con le nuove modalità) mediante le piattaforme di approvvigionamento.

La documentazione relativa alle varianti, individuata all’articolo 5, comma 12, dell’allegato II.14 del decreto legislativo n. 36/2023) è resa disponibile dalla stazione appaltate per l’Anac tramite un link ipertestuale al luogo dove detta documentazione è conservata, ad esempio la piattaforma di approvvigionamento digitale (non necessita, pertanto, l’invio che veniva effettuato secondo le vecchie modalità).

 

 

FONTI    Alberto Barbiero     “Enti Locali & Edilizia”

Categorized: News