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Slittano al 31 marzo 2025 le polizze catastrofali obbligatorie per le imprese

Lo prevede il testo del Dl Milleproroghe che il Consiglio dei ministri esaminerà lunedì 9 dicembre

 

Il governo arriva tardi nella complessa e delicata operazione di obbligare tutte le imprese italiane a dotarsi entro il 31 dicembre 2024 di un’apposita polizza anti calamità naturali prevista dalla legge di bilancio approvata lo scorso anno e, come ampiamente previsto, si prende tre mesi in più fino al prossimo 31 marzo per licenziare definitivamente il decreto attuativo (fermo al Consiglio di Stato) e rendere così operativo l’obbligo di assicurazione per i danni causati da calamità ed eventi catastrofali a terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali, iscritti a bilancio.

È quanto prevede la nuova edizione del decreto Milleproroghe, all’esame ieri della riunione preparatoria del Consiglio dei ministri di lunedì prossimo 9 gennaio. Il provvedimento, che comunque sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale a San Silvestro, raccoglie tutte quelle misure che i vari ministeri non sono riusciti a far entrare in vigore da uno o più anni. Tra le novità in materia ecomico finanziaria arriva la proroga di un anno dell’esenzione Iva per il terzo settore. Una differimento che però lascia in piedi l’obbligo per queste attività di dotarsi di una partita Iva e i relativi obblighi contabili. Più tempo alle imprese e all’amministrazione anche per aggiornare il registro degli aiuti di Stato fino al 30 aprile 2025 e alla stessa vine anche sospesa la responsabilità per l’inadempimento degli obblighi di registrazione degli aiuti di Stato. Un’operazione particolarmente delicata alla luce dei diversi aiuti ricevuti dalle imprese nel periodo legato al Covid e a quello successivo.

E a proposito di Covid per 1,7 milioni di italiani che non hanno ottemperato all’obbligo vaccinale in vigore da gennaio 2022 fino al 15 giugno dello stesso anno (in particolare over 50, sanitari, personale scolastico, forze dell’ordine ecc.) arriva un nuovo stop alle multe (è la quarta volta che accade) con la nuova scadenza per pagare rinviata a fine 2025. Prorogato al 2025 anche lo scudo penale per medici e operatori sanitari che limita la responsabilità penale solo ai casi di dolo e colpa grave a carico degli esercenti una professione sanitaria e con la stessa scadenza sarà possibile affidare incarichi di lavoro autonomo semestrale a medici specializzandi e laureati in medicina, così come si potranno assegnare incarichi a tempo determinato agli operatori sanitari e agli specializzandi iscritti all’ultimo e penultimo anno di corso. Rinnovata per un altro anno la possibilità per le imprese di stipulare contratti a termine più lunghi di 12 mesi, con tre causali più accessibili. Proroghe in arrivo anche per il turismo: le imprese del settore avranno un anno in più di tempo per sfruttare le risorse a fondo perduto riservate a interventi di efficienza energetica. Concessa anche per il 2025 la possibilità di estendere i contratti a termine fino a 24 mesi (rispetto al limite dei 12) .

 

 

 

FONTI      R.R.    “Enti Locali & Edilizia”

Categorized: News