A.I.FERR. (l’Associazione delle Imprese Ferroviarie, avente sede in Genova), con una nota diretta a RFI S.p.A. e, per conoscenza, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha continuato ad esporre criticità rilevate nell’attività di committenza svolta dalla stessa RFI.
Oltre l’incongruità delle stime inerenti agli oneri della sicurezza (particolarmente rilevanti in questi mesi di attuazione dei protocolli sanitari anti-Covid) e l’incoerenza delle tariffe applicate da RFI (profili critici già esposti nel comunicato stampa del 04 maggio u.s. – vedi Brevi ferroviarie del 04/05/2020), le imprese aderenti ad A.I.FERR. hanno riscontrato che RFI, nell’ambito dei contratti applicativi di accordi quadro, richiede frequentemente agli appaltatori l’esecuzione di lavorazioni non previste nel bando di gara. Tali lavori “extra bando”, però, non vengono poi considerati dalle Società Organismi di Attestazione (le “SOA”) ai fini dell’emanazione dei pertinenti Certificati di Esecuzione Lavori, con la conseguenza che le imprese appaltatrici non possono beneficiare degli incrementi di categoria e classifica dell’attestazione SOA nelle stesse opere (che vengono invece inopinatamente inquadrate nelle categorie dei lavori previsti nei bandi).
Le imprese associate hanno inoltre segnalato che RFI normalmente prevede, all’interno delle schede tecniche, diverse categorie SOA che possono essere attribuite alle Categorie di Specializzazione “Loc 001”; accade però frequentemente che, già in fase di emissione dei contratti applicativi, venga inserita la categoria SOA “OG3”, a prescindere dall’effettuazione di una valutazione effettiva dell’opera da realizzare.
Considerato che all’interno delle schede tecniche sono previste cinque categorie di opere generali e tredici di opere speciali, A.I.FERR. chiede con fermezza, allo scopo di pervenire alla corretta attribuzione di una categoria SOA nella fase iniziale di emissione dei contratti, che la relativa valutazione venga eseguita a termine lavori e, segnatamente, nella fase di compilazione delle schede finalizzate all’emissione del Certificato Esecuzione Lavori.
A.I.FERR. ha, da ultimo, ribadito la propria disponibilità a partecipare ad un “tavolo tecnico” ad hoc – che va istituito senza ulteriori ritardi – indispensabile per l’individuazione di possibili soluzioni condivise e di interventi correttivi ormai indifferibili, tesi tanto alla tutela dell’interesse pubblico quanto al rispetto delle legittime esigenze degli operatori economici, nella piena e rigorosa osservanza della normativa vigente.